mercoledì 29 settembre 2010

Per arrivare...

Ero velocissimo, sembrava che le mie gambe correvano da sole.
Salivo quelle scale ad una velocità incredibile ma non quelle di casa mia o di un palazzo, no.
Quelle per arrivare all'amore.

venerdì 6 agosto 2010

La mia città.


Tu sei come una città.
I tuoi occhi, le tue labbra, quelle colline delicate, le gambe dolci.
Come una città di notte. Romantica, assonnata, piena di luci gialle.
Come una città di giorno. Incasinata, caotica, fresca.
In te ci sono negozi dove posso vestirmi di pensieri, prendo quello che mi piace, litigo con te su quello che non mi piace e che tu mi vuoi far prendere per forza.
C'è il negozio dei consigli, quello delle risate e quello dei pianti.
C'è il ristorante della cena romantica e quello del pranzo "alla buona".
La palestra delle delusioni, la piscina del relax, la discoteca del piacere acceso.
C'è tutto, tutto quello che serve. Dall'essenziale al superfluo.
La mia città sei tu.

mercoledì 28 luglio 2010

I cinque sensi.

Il vero sentimento è come un frutto maturo.
Ha un emozionante aspetto da fuori.
Emana un buon profumo.
Ha dei lineamenti, dei colori, che ti attraggono.
Il primo morso, ti riempie la bocca.
Senti la polpa sotto i denti, spingi i frammenti di essa contro il palato, il succo scende lento ed arriva al gusto.
Mano a mano che lo mangi, lo divori, il frutto finisce.
Il succo non sazia più il gusto.
La sua fisicità, non sfiora più il tatto, non lo senti più tra le mani.
Il suo profumo svanisce.
Gli occhi si svuotano di quell'immagine che ti ha tanto attratto.

Finisce.

Al mio pensiero.

Mi piace poterti toccare o stare fermo e poterti respirare.
Chiudo gli occhi per farmi trovare.
Ma dimmi: tu, dove sarai? Dov'è la strada per le stelle?
Dov'è la mia stella?

Non ti avessi uscirei fuori a cercarti.
Con te, mi regalo mille emozioni.
Sei il mio pensiero.

Abituarsi.


Non è il tempo a farci passare un brutto stato d'animo. E' l'abitudine che viene con il tempo e ci fa stare meglio.

lunedì 26 luglio 2010

Vita.

L'ora dei preanboli è finita.
E' ora che si vada a cominciare,a tessere la trama e poi l'ordito, a svolgere, cucire e ricamare.

Che squillino le trombe, signori spettatori inizia la commedia, che parlino gli attori!


(cit.Aldo, Giovanni e Giacomo)